domenica 7 febbraio 2010

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3 commenti:

  1. sarei molto felice se si realizasse un progetto simile poichè credo sia molto utile per molte persone, io parteciperò sicuramente.

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  2. il problema è che nel test più che farvi un idea di chi potreste aiutare sembra che vogliate farvi un idea di quanto ci si potrebbe guadagnare.

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  3. Innanzi tutto, grazie per aver lasciato un commento.
    L'oggetto del questionario non è quanto potremmo guadagnarci sebbene, essendo un servizio privato (anche se rivolto al sociale), non può che essere a pagamento. La questione, semmai, è se ci sono le possibilità di avviare un progetto duraturo.
    Far partire un'associazione che offra servizi di questo tipo, infatti, richiede investimenti in termini di strutture: scelta della sede in base alla capienza, selezione delle attrezzature da mettere a disposizione, calcolo del numero di insegnanti e tipologia di materie da seguire, ecc.
    Per fare tutto ciò con un minimo di aderenza alla realtà, occorre però sapere quanti potrebbero essere i potenziali utenti e quali servizi preferirebbero ricevere.
    Senza queste informazioni si rischierebbe di avviare una realtà o insufficiente rispetto alle richieste dei ragazzi o, al contrario, troppo grande e quindi non in grado di mantenersi e garantire la continuità dei servizi nel tempo.
    Su 15 domande, 3 inquadrano il tipo di utente, 10 il giudizio rispetto al progetto e le modalità di eventuale frequentazione; 2 le materie per le quali si richiederebbe assistenza; solo 2, infine, riguardano il tipo di formula associativa e l'eventuale quantificazione della quota.
    Se avessimo voluto solo guadagnare, non avremmo chiesto all'utenza quanto sarebbe disposta a spendere per un servizio del genere. Avremmo semplicemente aperto il Centro, imposto un prezzo e una forma di abbonamento...insomma, una sorta di 'prendere o lasciare' che forse avrebbe costretto molti a non poterlo frequentare pur ritenendolo un servizio valido.

    Lo staff di Sophosfera

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